Un castello ancora abitato dalla famiglia

Il Castello di Scipione rimase quasi sempre in mano alla famiglia Pallavicino tranne che per un breve periodo dopo la prima guerra mondiale quando fu donato dalla Marchesa Clelia Pallavicino all’ Opera Nazionale Orfani di Guerra.

 

Negli anni Settanta il Castello fu acquistato dal diplomatico danese Christian Frederik Per dei Conti von Holstein per portarlo in dono alla moglie, Marchesa Maria Luisa Pallavicino, e farne la loro residenza. Il Castello ritornò così al ramo primogenito della sua famiglia fondatrice che annovera tra i suoi antenati diretti importanti personaggi come Adalberto, grande condottiero, del quale ne cantano le lodi Ludovico Ariosto nell’”Orlando Furioso” e Torquato Tasso nella “Gerusalemme Liberata”, Uberto detto “Il Grande”, Vicario Imperiale della Lombardia e Signore di Milano, e Rolando detto “Il Magnifico”, uomo del Rinascimento, autore delle “Statuta Pallavicinia”, testo legislativo che rimarrà in vigore fino all’Ottocento e con il quale seppe riorganizzare in modo moderno il proprio Stato.